Il coinvolgimento dei familiari

La famiglia è un’importantissima risorsa nella cura dei Disturbi Alimentari.

Diversi studi suggeriscono l’utilità di trattamenti rivolti ai familiari con lo scopo di migliorare le conoscenze relative alla malattia e al suo trattamento e di diminuire il carico familiare, l’eccessivo coinvolgimento emotivo ed il criticismo.

Aiutare i familiari a capire meglio gli aspetti patologici del comportamento della figlia può essere utile ad interrompere il circolo vizioso tra criticismo e malattia. Infatti spesso la famiglia finisce per rientrare tra i fattori di mantenimento del disturbo stesso.

Esistono diversi tipi di tecniche:

  • L’approccio familiare-sistemico in cui viene vista tutta la famiglia (è la forma di terapia ritenuta più utile in casi di Anoressia Nervosa in pazienti molto giovani)
  • L’approccio individuale in cui viene vista la coppia o un genitore soltanto (counseling familiare)
  • L’approccio di gruppo in cui partecipano più coppie di genitori (gruppi psicoeducativi o interventi cognitivo-comportamentali di gruppo finalizzati alla soluzione dei problemi e alla diminuzione dell’emotività espressa).