Lo scopo della riabilitazione nutrizionale è quello di ristabilire un peso corporeo compatibile con uno stato di salute fisica e psichica nelle persone sottopeso.
Si tratta di ristabilire gradatamente un’alimentazione corretta inserendo in modo guidato e graduale i cibi considerati “tabù” e affrontando il cibo in quantità più adeguate.
Durante lo svolgimento del programma le pazienti devono essere continuamente rassicurate riguardo alle paure di perdere il controllo sull’alimentazione e sul peso corporeo e devono sapere che il protocollo terapeutico tiene conto di tali difficoltà.
Nessun cibo dovrebbe essere escluso, compresi quelli considerati ingrassanti e quindi fobici (alcuni autori consigliano di permettere alla paziente, nelle fasi iniziali, di escludere non più di due tipi di alimenti). Il percorso va guidato attentamente tenendo conto delle paure e dell’atteggiamento spesso di opposizione (legata alle paure) del paziente.
Potrebbero presentarsi inizialmente disagi dovuti alla distensione addominale e alle difficoltà digestive (rallentato svuotamento gastrico) conseguenti ad una prolungata restrizione.
Il programma alimentare viene suddiviso in 3 pasti principali più 1 o 2 spuntini. Nel trattamento ambulatoriale la suddivisione dei pasti nell’arco della giornata, le porzioni delle portate e la tipologia dei cibi da inserire vengono concordate col terapeuta, “sperimentate” a casa, verificate e discusse nell’incontro successivo.
Nel grave sottopeso, la riabilitazione nutrizionale viene effettuata in corso di degenza ospedaliera.