L’uso dei farmaci nei Disturbi Alimentari è legato all’osservazione che spesso a questi disturbi sono associate altre psicopatologie, come disturbi depressivi ed ossessivo-compulsivi.
Per questo motivo i farmaci più frequentemente utilizzati sono i farmaci antidepressivi ad azione prevalentemente serotoninergica (SSRI).
Il trattamento farmacologico dei Disturbi Alimentari non deve mai essere considerato come un trattamento di elezione, ma sempre come trattamento di supporto al lavoro psicoterapico o psicoeducativo.
Gli studi controllati che valutano l’effettiva efficacia del trattamento antidepressivo nell’Anoressia Nervosa sono molto pochi.
Nella Bulimia Nervosa la terapia antidepressiva ha dimostrato una specifica efficacia nella riduzione del sintomo bulimico, oltre che nella riduzione dei sintomi psichici associati, come depressione, sintomi ossessivi ed impulsività.
L’efficacia a lungo termine della terapia antidepressiva resta ancora poco conosciuta.
La percentuale di pazienti totalmente astinenti dalle crisi bulimiche alla fine del trattamento farmacologico è molto bassa e questo sembra indicare che la sola terapia farmacologica non può costituire il trattamento d’elezione nella Bulimia Nervosa.
L’utilizzo di farmaci stabilizzatori dell’umore, associati ad una terapia antidepressiva, può essere utile nel trattamento della Bulimia Nervosa associata a caratteristiche di multiimpulsività.
L’uso dei farmaci nella maggior parte dei casi non va separato dal sostegno psicologico.